Venerdì 14 ottobre 09.30-13.00
SESSIONE DI APERTURA
Riconoscersi. Includere per
trasformare l’esistente
Apertura
Stefano Granata, Presidente AICCON
Saluti
Gessica Allegni, Sindaca di Bertinoro
Patrizia Graziani, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Emanuele Menegatti, Presidente Campus di Forlì, Università di Bologna
ore 10.00-11.30
Sessione di Apertura
Riconoscersi. Includere per trasformare l’esistente
Nel corso degli ultimi anni si è osservata una progressiva riscoperta e domanda di riconoscimento in relazione a due questioni principali: da un lato, il crescente bisogno di inclusione come risposta all’aumento della vulnerabilità, insicurezza e precarietà; dall’altro, la presa di consapevolezza che per far fronte a trasformazioni di carattere sistemico occorre costruire nuove alleanze tra soggetti di natura diversa. Riconoscersi diventa dunque quel principio che abilita il passaggio dalla fase della “diagnosi” a quella della “terapia”, dando il via ad un agire realmente trasformativo grazie al quale sviluppare proposte e progettualità che lasciano da parte rigidi modelli calati dall’alto, per adottare un approccio sperimentale che fa dell’innovazione una prassi non più eccezionale ma quotidiana.
Introduce e coordina
Paolo Venturi
Direttore Aiccon
Intervengono
Julie Battilana*
Harvard Business School
*in attesa di conferma
Intervengono
Stefano Zamagni
Università di Bologna
Intervengono
Ivana Pais
Università Cattolica del Sacro Cuore
Intervengono
Ezio Micelli
Università IUAV, Venezia
Venerdì 14 ottobre 12.00 – 13.00
ANTEPRIMA
Presentazione Istat e
approfondimento dati RUNTS
Come di consueto, le Giornate di Bertinoro sono l’occasione per presentare gli ultimi dati del Registro statistico sulle Istituzioni non profit e un approfondimento tematico sul settore. Con il coordinamento di Alessia Maccaferri, Il Sole 24 Ore, interverranno Massimo Lori, Responsabile del registro statistico delle istituzioni non profit Istat e Sabrina Stoppiello, Responsabile Censimento permanente delle istituzioni non profit Istat. I dati saranno discussi da Antonio Fici, Università di Roma Tor Vergata e Direttore Scientifico di Terzjus, che presenterà anche alcune evidenze in merito alle nuove imprese sociali frutto di una recente rilevazione di Terzjus.
Introduce e coordina
Alessia Maccaferri
Il Sole 24 Ore
Intervengono
Sabrina Stoppiello
Istat
Intervengono
Massimo Lori
Istat
Ne discute
Antonio Fici
Università di Roma Tor Vergata e Direttore Scientifico Terzjus
Venerdì 14 ottobre 15.00 – 16.15
SESSIONE POMERIDIANA (I)
Il lavoro come opera
fra senso e compenso
La crisi pandemica ha apportato cambiamenti radicali nel mondo del lavoro, non solamente dal punto di vista dei processi organizzativi e della natura delle attività svolte, ma anche, e soprattutto, in riferimento al significato che esso assume all’interno delle vite delle persone. Cresce il rifiuto dell’idea del lavoro come semplice merce da scambiare in cambio di un compenso, così come cresce il rifiuto a far coincidere l’identità personale con ciò che si fa. Contemporaneamente, la progressiva erosione del poter d’acquisto di individui e famiglie, nonché il costante aumento del costo della vita rendono sempre più urgente il tema dell’adeguamento dei salari. Oltre ad un lavoro “giusto”, grazie alla quale la persona assume la capacità di provvedere alle proprie necessità, si chiede a gran voce un lavoro “dignitoso”, ovvero in grado di consentire la realizzazione di sé. Ciò che va rimesso in discussione fin dalle sue radici è dunque il rapporto tra senso e compenso, a partire da un’idea diversa di “valore” del lavoro.
Introduce e coordina
Mattia Granata
Presidente Centro Studi Legacoop
Intervengono
Michele Tiraboschi
Università di Modena e Reggio Emilia e Coordinatore Scientifico ADAPT
Intervengono
Cristina Tajani
Presidente ANPAL Servizi S.p.a
Intervengono
Valeria Negrini
Presidente Federsolidarietà-Confcooperative Lombardia
Venerdì 14 ottobre 16.15 – 17.15
SESSIONE POMERIDIANA (II)
Il “fattore democratico” nella
lotta alle disuguaglianze
Le transizioni non sono mai neutrali. Infatti non tutti i cambiamenti aprono a veri processi di transizione, così come non tutte le transizioni rappresentano di per sé miglioramenti per la vita delle collettività. Le grandi trasformazioni in atto possono, infatti, portare a nuovi e condivisi benefici, ma anche, ad un aumento di disuguaglianze e disagio sociale. A fare la differenza sarà la capacità di costruire – o meno – un governo del cambiamento, dotandosi di strategie inclusive e orientate all’impatto. Una forma di governo che trova i suoi cardini, da un lato, nella scrittura di un nuovo patto sociale tra tutti i soggetti della comunità, e dall’altro nell’apertura dei processi decisionali. Al Terzo Settore spetta dunque l’arduo compito di alimentare la pluralizzazione del meccanismo democratico e svolgere un ruolo culturale di guida per il cambiamento.
Introduce e coordina
Natalia Montinari
Università di Bologna
Intervengono
Giuseppe Moro
Università di Bari
Intervengono
Gabriele Rabaiotti
Politecnico di Milano
Intervengono
Valentina Montalto
Specialista di dati e politiche per la cultura e Ricercatore associato EIREST- Università Sorbona Paris 1
ore 17.15 – 17.30
GDB TALK
Riconoscersi nell’era del digitale
Il principio del riconoscimento trova oggi un’ulteriore e nuova dimensione all’interno della quale viene a declinarsi secondo logiche e modalità del tutto sui generis, ovvero quelle offerte dal digitale e realizzate attraverso le nuove tecnologie. Concetti come quelli di identità, prossimità, comunità o appartenenza subiscono così una profonda risignificazione. Molti sono ancora i dubbi e i timori sulle effettive ricadute del digitale nel favorire la collaborazione, l’inclusione e la prossimità tra persone o piuttosto alimentare l’individualismo e il rancore. Eppure questo resta un orizzonte di confronto dal quale non ci si può più sottrarre.
A cura di
Marco Dotti
Direttore editoriale Emi, Editrice missionaria italiana
Intervista
Padre Paolo Benanti
Pontificia Università Gregoriana
Venerdì 14 ottobre 17.30 – 18.45
SESSIONE POMERIDIANA (III)
Neomutualismo e nuove
economie di prossimità
Assistiamo alla nascita di una nuova generazione di progettualità locali che basa la propria distintività su quel principio di fondo che si potrebbe definire di “neomutualismo”, ovvero si sceglie di muovere dal riconoscimento della reciproca interdipendenza che lega tutti gli attori sociali, ai quali viene chiesto di condividere non solo i mezzi ma anche i fini di un’azione che non può che essere «comune». Ciò permette la costruzione non solo di risposte di carattere difensivo volte e tutelare dai rischi sociali emergenti, ma anche di avviare vere e proprie economie di prossimità che coniugano protezione e sviluppo. Il protagonismo delle collettività assume così una veste del tutto nuova e si assiste ad una fioritura dell’intraprendenza comunitaria che prende la forma di cooperative di comunità, di progetti per la rigenerazione di spazi, di comunità energetiche, ovvero di nuove infrastrutture sociali.
Introduce e coordina
Flaviano Zandonai
Open Innovation Manager Consorzio CGM
Intervengono
Roberto Covolo
Comune di Bari
Intervengono
Sara Capuzzo
Presidente Ènostra
Intervengono
Guido Cavalli
Presidente Magnete impresa sociale
Presentazione Community Index
Al termine della sessione sarà presentata la pubblicazione del Community Index di Aiccon, uno strumento innovativo nato per facilitare le organizzazioni a valutare la qualità delle proprie relazioni con la comunità.
Sabato 15 ottobre 09.30 – 10.45
SESSIONE DEL SABATO MATTINA
Fare territorio. La sfida dell’abitare
nelle aree interne
È solo nel corso dell’ultimo decennio che il tema delle aree interne è diventato oggetto di una strategia e di politiche nazionali specifiche aprendo ad una sfida inedita: immaginare nuovi modelli di sviluppo che non si limitino ad un semplice riposizionamento della dimensione locale rispetto le dinamiche globali, ma che siano in grado di offrire proposte concrete per tornare a garantire abitabilità a tutte quelle aree ritenute marginali rispetto ai grandi centri urbani. Costruire un’idea di sviluppo in grado di coniugare la risposta ai bisogni fondamentali delle comunità con piani per la valorizzazione di tutte le risorse e le intelligenze presenti sul territorio, attivando catene del valore che rendano quest’ultimo sostenibile. Per riuscirci tre sono gli aspetti ritenuti di particolare rilevanza: innanzitutto è tempo di superare la contrapposizione tra territori metropolitani e ruralmontani, adottando una prospettiva maggiormente unitaria. In secondo luogo, si deve riconoscere il ruolo strategico delle organizzazioni di Terzo Settore nel costruire infrastrutture sociali capaci di unire creazione di valore, sistemi di protezione e allestimento di contesti per l’innovazione. Infine, cambiare l’idea stessa di territorio, riconoscendo quella dimensione relazionale, produttiva e collaborativa che supera i tradizionali confini amministrativi.
Introduce e coordina
Flaviano Zandonai
Open Innovation Manager Consorzio CGM
Intervengono
Antonio De Rossi
Politecnico di Torino
Intervengono
Sergio Gatti
Direttore Generale Federcasse
Intervengono
Testimonianza Cooperativa di Comunità Identità e Bellezza – Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca (AG)
ore 10.45 – 11.00
GdB OFF
GdB Next Generation
Presentazione degli esiti del Laboratorio GDB OFF a cura degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Management dell’Economia Sociale dell’Università di Bologna, Campus di Forlì con il supporto di Social Seed e la collaborazione dei giovani dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
ore 11.00 – 11.15
GDB TALK
Democratizzare lo spazio politico. Il ruolo del Terzo Settore
IN COLLABORAZIONE CON PANDORA RIVISTA
Uno dei principi fondanti di qualunque assetto democratico è proprio quello del riconoscimento. Nel momento in cui si impoverisce il confronto e il dialogo con i cittadini, così come la dialettica tra le forze politiche smette di essere generativa, finendo per divenire mero proceduralismo, allora il rischio di una «recessione democratica» diventa concreto. Di fronte a ciò il Terzo settore è chiamato a non restare indifferente e ad assumere un ruolo pienamente politico, in quanto unico soggetto in grado di dilatare lo spazio della sfera pubblica in maniera maggiormente inclusiva e superare il binomio stato/mercato così da rilanciare la funzione istituente del Terzo Pilastro, ovvero la comunità.
A cura di
Giacomo Bottos
Direttore Pandora Rivista
Intervista
Sabino Cassese
Giudice Emerito Corte Costituzionale
Sabato 15 ottobre 11.15 – 13.00
SESSIONE DI CHIUSURA
Ricostruire un nuovo spazio
politico ed economico
Se il “riconoscersi” vuole essere agito e non restare a livello di mero formalismo, diventa cruciale aprire una nuova “fase contributiva” dove cittadini, lavoratori, imprese e istituzioni possano essere considerati soggetti protagonisti della ripartenza. Per riuscirci occorre uno sforzo collettivo, invitando la politica a non farsi guidare dal corto-termismo e dal paternalismo, stimolandola a riconnettersi con l’esperienza reale delle comunità. Allo stesso tempo, interrogando in maniera profonda l’intera società civile e il Terzo Settore su come rinnovare il “fattore democratico”, e sulle potenzialità che il più ampio contesto dell’Economia Civile può offrire in termini di sviluppo e ricostruzione del legame tra istituzioni pubbliche, cittadini e realtà produttive.
Introduce e coordina
Alessia Maccaferri
Il Sole 24 Ore
Intervengono
Leonardo Becchetti
Università di Roma Tor Vergata
Intervengono
Mauro Lusetti,
Presidente Legacoop Nazionale
Intervengono
Vanessa Pallucchi
Portavoce Forum Nazionale del Terzo Settore
Intervengono
Chiara Tommasini
Presidente CSVnet
Intervengono
Erika Capasso
Presidente Fondazione Innovazione Urbana
Chiusura della XXII edizione
Stefano Zamagni
Università di Bologna
Intervengono
Stefano Granata
Presidente AICCON